Pizzeria Acunzo 1964, nel nome tutta la storia di questa rinomata pizzeria del Vomero. Raffaele Acunzo fonda la pizzeria nel 1964 seguendo il suo progetto di ristorazione artigianale dove poter lavorare prodotti genuini e di qualità. Un progetto quello di Rafaele divenuto una realtà apprezzata a Napoli e conosciuta in tutto il mondo.
Il primo documento dove si parla della pizza marinara risale al 1734, mentre quella della pizza Margherita agli anni 1796-1810. Invece nel giugno 1889, per onorare la Regina d’Italia Margherita di Savoia, il cuoco Raffaele Esposito preparò la “Pizza Margherita”. La Margherita una pizza condita con pomodori, mozzarella e basilico, per rappresentare i colori della bandiera italiana. Nata a Napoli la pizza è diventata un fenomeno mondiale, raccontata desiderata ed imitata in tutto il mondo
La qualità degli impasti della Pizzeria Acunzo si fonda sulle lunghe lievitazioni, sulla corretta idratazione e l’accuratezza con la quale Gabriele Sorice, nipote di Raffaele e oggi al comando della pizzeria, sviluppa i processi di produzione. Il famoso “Punto di Pasta” è il risultato dell’esperienza di chi compone gli impasti. Generalmente il punto di pasta è “un’intuizione” di quando l’impasto è pronto per offrire la massima resa.
La differenza alla Pizzeria Acunzo è proprio questa. Per Gabriele la pizza è scienza, dove la formazione accompagna la tradizione e la rende finalmente consapevole e migliorabile. Una ricerca attenta e la miscelazione delle diverse farine, dà vita ad un impasto leggero, saporito e profumato.
Oggi la pizzeria Acunzo è alla terza generazione ed è gestita da Gabriele a Alessandra Sorice che hanno unito le proprie esperienze di vita e lavorative in un progetto comune: quello di innovare nel segno della tradizione della famiglia da cui provengono.
Gabriele è il figlio di Donna Caterina Acunzo e di Don Michele. Gabriele con in tasca la maturità scientifica è importanti studi legati all’alimentazione, ha vissuto la propria vita all’interno della pizzeria decretandone il successo e la diffusione del nome. Lo spirito di questa famiglia è legato a doppia mandata con il locale di via cimarosa, basta pensare che Don Michele e Donna Caterina cominciano a gestire il locale dal 1968 prendendone in mano le redini.
La missione continua, Guido entra in famiglia nel 1989 esattamente un anno dopo la nascita di Gabriele a cui si lega considerandolo un figlio e che ha portato oggi con questo particolare legame, i due alla consapevolezza di dover portare avanti il progetto di Don Michele e Donna Caterina Acunzo.
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